Pensi di essere allergica all'henné perché dopo averlo applicato hai sentito prurito in testa e fastidio al cuoio capelluto?
In questo articolo andiamo a capire se si tratta effettivamente di allergia all'henné e cosa fare per evitare che si ripresenti il fastidioso prurito.
Allergia all'Henné: come capire se si è allergici
Ricordati che potenzialmente si può essere allergici a tutto e che il fatto che un prodotto sia naturale non vuol dire che sia innocuo o che sia garanzia di non essere allergizzante. Parlando esclusivamente dell'henné, va detto che contiene vari allergizzanti. Tuttavia i casi documentati di allergia dovuta all'henne' sono davvero pochi.
L'allergia ad una sostanza si manifesta dopo essere stati esposti per un determinato periodo all'allergene, indipendentemente dalla quantità di prodotto alla quale si viene esposti e si può manifestare in ogni zona del corpo, non solo in testa e sul cuoio capelluto. In genere si ottiene una reazione allergica già dalla prima esposizione, ma può presentarsi anche dopo varie applicazioni o anni di utilizzo di un prodotto.
Nel caso specifico dell'henné e delle erbe tintorie consiglio sempre nei miei articoli pubblicati qui sul blog come anche nei vari video tutorial di effettuare sempre 48 ore prima dell’applicazione sui capelli la prova di sensibilità cutanea per capire se si è allergici o meno alle erbe tintorie.
Come fare il test cutaneo per scoprire se si è allergici all'henné?
1. Mescola l'henné (lawsonia) o l'erba tintoria (katam, indigo o cassia) con acqua oppure prepara il mix delle erbe tintorie (ovviamente nel quantitativo ridotto e con le percentuali necessarie per fare il test cutaneo) che vorresti applicare sui capelli.
2. Applica una piccola quantità sull'avambraccio e copri con un cerotto.
3. Attendi 2-3 ore e se non noti reazioni strane quali prurito o rossore puoi usare quella specifica erba tintoria o quel specifico mix di henné e erbe tintorie senza alcun timore perché non sei risultato/a allergico/a.
Tieni presente che è possibile essere allergici solo ad uno specifico allergene contenuto in un'erba tintoria anche se usi senza alcun problema le altre erbe tintorie.
Se invece durante il tempo di posa avverti del prurito e/o del pizzicore oppure sciacquando la miscela dalla pelle noti che la pelle è arrossata e senti una sensazione di bruciore e prurito, noti che il naso inizia a colarti e che manifesti del prurito anche agli occhi è molto probabile tu sia allergica a quella specifica erba tintoria oppure a una delle erbe tintorie presente nel mix che hai usato nel test di prova. In questo caso ti sconsiglio di applicare le erbe tintorie in testa e sul cuoio capelluto.
La sensazione di prurito e bruciore sparirà nell'arco di un paio di ore non appena risciacquerai le erbe tintorie dalla pelle.
Il fatto che la pelle rimanga colorata (di rosso o arancione) non è un sintomo allergico ma è una reazione normale nel caso le erbe tintorie siano Body Art Quality (ossia adatte anche per i tatuaggi) come lo sono le erbe tintorie Beautilicious Delights. In più, la qualità di Henné Body Art è sinonimo di purezza quindi anche una garanzia che il PPD o altri ingredienti chimici non siano presenti.
Cosa causa il prurito in testa e al cuoio capelluto?
Se effettuando il test di sensibilità cutanea tutto è andato liscio e non hai presentato alcun sintomo di allergia all'henné come mai dopo aver applicato l'henné sperimenti comunque prurito in testa e irritazione al cuoio capelluto?
Possibili cause che provocano il prurito al cuoio capelluto e NON una vera e propria allergia all'henné:
1. L'henné che usi è impuro:
- potrebbe essere tagliato con altre erbette alle quali la tua cute è intollerante oppure potrebbe contenere della sabbia che sul cuoio capelluto fa un effetto scrub troppo aggressivo
- contiene picramato al quale in tante persone risultano intolleranti. Ho parlato del ruolo che il picramato svolge quando addizionato all'henné nella articolo seguente:
Preparazione e Applicazione Henné ed Erbe Tintorie: la Guida Completa
2. Aggiungi nella pastella di henné e di erbe tintorie altri ingredienti a parte l'acqua tiepida:
- aceto - può facilmente irritare il cuoio capelluto sopratutto quando è lasciato a contatto con la cute per un lungo periodo di tempo
- yogurt - può provocare forfora nonché interferire nella resa del colore dell'henné
- oli essenziali - assolutamente sconsigliati nella pastella di henné perché se utilizzati in dosi sbagliate possono facilmente ustionare il cuoio capelluto.
Se segui il blog da un pò di tempo sai già che sconsiglio l'addizione nella miscela di erbe tintorie di altri ingredienti, ne parlo approfonditamente nella Guida alla Preparazione e all'Applicazione dell'henné e delle erbe tintorie.
3. Il tempo di posa esagerato: dalle 6 alle 9 - 12 ore
L'irritazione e la sensibilizzazione del cuoio capelluto avviene quando la cute non ne può più. Esporre troppo a lungo la cute alla miscela di erbe tintorie porta alla disidratazione del cuoio capelluto. Più passa il tempo, più le erbe tintorie tendono a re-idratarsi assorbendo acqua dalla cute e dai capelli. Ti invito a leggere l'articolo dedicato ai Tempi di Posa e alla Frequenza di Applicazione dell'henné e delle erbe tintorie.
4. Il prurito è causato il più delle volte dai residui di henné che rimangono sul cuoio capelluto.
Cosa fare per evitare il prurito in testa e la sensibilizzazione del cuoio capelluto?
- Accertarti di acquistare henné e erbe tintorie di ottima qualità e pure ossia l'INCI deve riportare esclusivamente il nome della pianta. Evita le erbe tintorie vendute sfuse: non puoi avere certezza ne della provenienza ne della purezza dell'henné venduto.
- Riduci il tempo di posa il più possibile. Personalmente riesco ottenere un'ottima copertura dei capelli bianchi (ben più del 75% della mia ricrescita è bianca) con una posa di solo 2h - 2h e mezza. Se non hai capelli bianchi da coprire il tempo di posa si può ridurre anche a 1h.
- Evita di aggiungere altri ingredienti alla tua pastella di erbe tintorie, ingredienti acidi o meno. NON usare gli oli essenziali perché rischi di ustionarti il cuoio capelluto soprattutto con i lunghi tempi di posa dell'henné.
- Accertati di risciacquare a lungo ogni residuo o granella di erba tintoria dai tuoi capelli. Per facilitare quest'operazione usa una bacinella d'acqua oppure riempi il lavandino nel quale poi immergi la testa.
- Usa uno shampoo naturale, senza siliconi - scopri perché devi disintossicare i tuoi capelli dai siliconi e come incidono i siliconi nella resa del colore - diluito per essere sicura che i tensioattivi siano riusciti a togliere qualsiasi residuo di henné rimasto sul cuoio capelluto.
- Fai un ultimo risciacquo con acqua fredda per lenire il cuoio capelluto e per alleviare la sensazione di prurito applica sulla cute il siero prebiotico Beautilicious Delights.
Sebbene le Erbe Tintorie Beautilicious Delights siano completamente prive di sostanze chimiche addizionate e siano naturali al 100 % (contengono esclusivamente la pianta essicata e polverizzata), possono dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione o allergia da contatto.
Per evitare episodi di questo genere ti consiglio di effettuare la prova di sensibilizzazione cutanea della quale te ne ho parlato sopra prima di procedere all'applicazione della pastella di henné sul cuoio capelluto.
Tieni presente che la reazione allergica che si può manifestare come reazione ad un'erba tintoria pura non ha niente a che vedere con quella causata da PPD che si manifesta con una reazione e un'irritazione molto più violente e con gonfiore e rossore evidenti.
NOTA BENE:
Se soffri di deficit di G6PD, quindi sei affetto di favismo NON puoi usare la lawsonia inermis e nessuna altra pianta tintoria o curativa, della famiglia delle fabacee.
fonte: Henna through the centuries
Se è la prima volta che ne senti parlare, il Deficit di G6PD (Glucosio-6-fosfato-deidrogenasi), conosciuto appunto anche come “Favismo”, è la carenza enzimatica più comune ed è una condizione che si eredita.
"Il difetto enzimatico può provocare crisi emolitiche in chi ne è affetto, ossia una distruzione dei globuli rossi, quando il soggetto carente non solo entra in contatto con le fave o i piselli, ma anche quando ingerisce alcuni farmaci ossidanti o mentre ne inala il polline o per contaminazione. Caratteristica dei favici è di essere asintomatici fino a quando non si entra in contatto con i summenzionati agenti ossidanti". (fonte: Associazione Italiana Favismo)
La molecola colorante della lawsonia inermis è il lawsone - il 2-idrossi-1,4-naftochinone - che è un potente ossidante sulle cellule carenti di G6PD e, quindi, in grado di provocare emolisi nei soggetti affetti da favismo. E' quindi sconsigliabile l’uso della lawsonia e della altre piante della famiglia delle Fabaceae come la cassia e l'indigo, pure oppure in miscele che le contengono, ai soggetti affetti da tale patologia.
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Ti è mai capitato di sperimentare sintomi da allergia da henné oppure prurito in testa e irritazione del cuoio capelluto dopo aver utilizzato l'henné? Cosa hai fatto per attenuare il fastidioso prurito?
©Beautilicious Delights
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